Bere bere bere, idratarsi migliora la vita

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Bere bere bere, idratarsi migliora la vita

Bere Bere Bere: la formula magica del benessere

Bere Bere Bere, questa la formula magica per stare bene. Specialmente d’estate, quando con il forte caldo il corpo tende ad espellere moltissimi liquidi e sali minerali con la sudorazione.

L’acqua parte di noi

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L’importanza dell’idratazione

L’idratazione è un elemento essenziale per il benessere dell’organismo, che è composto per la maggior parte di acqua. Basti pensare che, in termini di peso, l’acqua costituisce il 60% della massa corporea in un uomo adulto, il 50/55% in una donna e il 75% in un neonato.

L’Idratazione in gravidanza

In genere si considera che il fabbisogno d’acqua minimo in un adulto sia di un 1,5 litri al giorno, quantità che aumenta per le donne in gravidanza che devono pensare non solo alla loro salute ma anche a quella del feto che – ricordiamolo – durante i nove mesi di gestazione vive immerso nel liquido amniotico. La placenta accoglie, riscalda e nutre il feto, dunque, bere per la donna in stato interessante è fondamentale per garantire la massima qualità e il corretto volume del liquido amniotico indispensabili per il forte, corretto e sano sviluppo del feto.

I benefici di una corretta idratazione in gravidanza

Inoltre, bisogna tener presente che durante la gravidanza il flusso sanguigno della futura madre aumenta di circa il 20% rispetto alle condizioni normali. Ma queste non sono le uniche ragioni per cui una donna in stato interessante deve bere almeno 2 litri d’acqua al giorno, fino ad arrivare a 2.5 litri in estate, perché l’idratazione in gravidanza è essenziale anche per:

 

  • Evitare l’affaticamento dei reni
  • Favorire le funzionalità intestinali
  • Accrescere l’elasticità delle pareti uterine
  • Ridurre il rischio di infezioni alle vie urinarie
  • Contrastare la ritenzione idrica che durante la gravidanza tende ad aumentare.
  • Facilitare l’eliminazione di tossine attraverso le urine.

Inoltre, una corretta idratazione giova anche al sistema immunitario, leggi l’articolo per approfondire.

I disagi provocati dalla mancanza di idratazione

Di contro, l’idratazione insufficiente può causare diversi fastidiosi disagi, come crampi, lipotimie dovute a ipotensione, maggior rischio di infezioni vaginali.

I sintomi della disidratazione

I principali sintomi di una mancata idratazione sono:

  • Colore delle urine scuro
  • Stipsi
  • Secchezza della pelle e secchezza oculare
  • Secchezza delle labbra e delle mucose
  • Perdita di tono ed elasticità della pelle
  • Mal di testa e irritabilità
  • Senso di sete.

I consigli per bere di più

In caso di difficoltà a bere 2,5 litri d’acqua al giorno il mio consiglio è quello di adottare piccoli escamotage per rendere l’acqua fresca più invitante lontano dai pasti. Un’idea potrebbe essere quella di arricchirla con tisane e infusi da degustare anche freschi o a temperatura ambiente, oppure quella di aromatizzarla utilizzando scorze di limone, zenzero e menta oppure pezzettini di frutta o altre spezie.

…e meglio

Naturalmente sono da bandire le bibite zuccherate che rappresentano una minaccia tanto per la mamma che potrebbe sviluppare il diabete gestazionale, quanto per il feto che potrebbe accusare effetti collaterali in seguito, come disturbi dell’apprendimento. Chiaramente in gravidanza è sempre meglio limitare, se non bandire del tutto, il consumo di teina e caffeina, da sostituire con tisane e infusi privi di sostanze eccitanti.

 

Se persistono difficoltà nel bere il corretto quantitativo d’acqua il mio consiglio sempre quello di rivolgersi al proprio medico per integrare l’alimentazione con sali minerali o altri prodotti, tenendo presente che una corretta idratazione è essenziale anche dopo il parto, durante l’allattamento, per garantire la giusta riserva di liquidi indispensabile per la produzione di latte materno.

Come scegliere l’acqua giusta

Infine, un ultimo consiglio, dato che in commercio esistono moltissime tipologie d’acqua, può non essere facile orientarsi nella scelta, la cosa migliore è valutare il contenuto di sali presenti in relazioni alle proprie condizioni fisiologiche.
Alle donne in gravidanza consiglio di optare per acque con un valore di residuo fisso inferiore a 200 mg/L e con valori di nitrati non superiori a 10 mg/L. Mentre alle pazienti in allattamento suggerisco di preferire acque ricche di calcio. In caso di stipsi o diabete sono da preferire acque fortemente mineralizzate; mentre in fase di diabete compensato meglio optare per acque oligo e mediominerali. Anche per gli sportivi consiglio acque ricche di sali minerali, fondamentali per integrare quelli persi durante l’attività e per favorire l’eliminazione delle scorie azotate e correggere l’acidosi causata dalla fatica muscolare. Per le persone che soffrono di ipertensione raccomando di scegliere acque povere di sodio e per i più maturi consiglio acque ricche di calcio, per compensare la perdita di massa ossea.

 

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